27 settembre 2006

La mia sera, Pascoli

Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c'è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.
E', quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d'oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell'ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
Che gridi nell'aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l'ebbero intera.
Nè io ... che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don ... Don ... E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra ...
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch'io torni com'era ...
sentivo mia madre ... poi nulla ...
sul far della sera.

3 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

In questa poesia il pascoli racconta la sua sera che e il momento della giornata che preferisce. La sera dopo una brutta giornata porta la pace e la tranquillità. Egli e come se facesse un paragone tra il giorno e la sua vita. Contrappone agitazione e quiete per simboleggiare la sua vita, che nell’ infanzia e stata dolorosa e nostalgica,ma anche da adulto ha dovuto patire molto per la perdita dei suoi cari. Solo nella vecchiaia riesce a trovare un po’ di quiete. Nella parte finale rievoca anche la figura della madre e ricorda la sua voce che insieme alle campane lo cullavano. Il poeta si avvia ormai verso la morte e, dopo aver vissuto una vita piena di sofferenze, pensa che solo la sera,che simboleggia anche la fine della vita nel suo pessimismo, gli possa portare la sua tanto desiderata e meritata pace.

Donna del Mare ha detto...

Grazie simo e grazie Ila!
(i commenti sono moderati, ho pubblicato solo il II...)se volete postare potete farlo quando volete,ricordate che c'è la moderazione e per questo non vedrete subito il commento online..
Anzi,sono molto felice di questo vostro commento perchè è una chiara spiegazione della poesia... e a chi nonla conosce, o non la ha mai studiata, non può che far bene!!!

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