ritornare a Milano da lavoratori è diverso. Non vivi tanto la città-la nebbia (quale? in 7 anni è stata rara).. non vivi tanto il caos..la puzza della gente. L'unico momento di stress sembra essere solo quello in cui sali sulla metro la mattina. Se esci di casa alle 8.00, trovi solo bordello. alle 8.05 il flusso si dimezza. Entusiasmante.
Il mio lavoro mi piace, e credo di esserci portata. Fare l'assistente-del-capo e fare il training per diventare responsabile-settore-amministrativo non è male, sopratutto per una che di matematica non capisce un cazzo. Ma ci sono le calcolatrici.
Il lavoro è arrivato per caso e tramite amicizie, non c'è stato assolutamente un vero e proprio colloquio, ma una prova di un giorno, che loro hanno messo come "cosi segui il convegno e vedi se ti piace quello che facciamo". E vabeh,i o non sono una che sa fare la ospite, comunque. Per convincere mia suocera a farmi apparecchiare la tavola ci ho messo un po', ma non so stare con le mani in mano. E così, aiutavo. E loro hanno apprezzato. Meno male.
Coi capi va tutto bene, e anche coi colleghi. Il che è molto positivo.
Il tipo di azienda mi piace, questo perchè si tratta sempre e comunque di cosmetica, e la estetista mancata che è in me..è tornata alla carica.
Ho perso quasi 7 kg.
E non c'entra il lavoro. C'entra la testa.
Sono contenta.
la felicità è un'altra cosa.
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