29 ottobre 2008

I was five and he was six
We rode on horses made of sticks
He wore black and I wore white
He would always win the fight

Adulti, ci ritroviamo.
Il mare s'è calmato, l'acqua è passata attraverso ponti, ha creato alluvioni, ci ha bagnati e raggelati d'inverno, rinfrescati d'estate.
Non ricordo di aver giocato con te, forse si.. io ero isolata tu cittadino ma qui tornavi, per un po' di famiglia e naturalità.
Il tuo colore di capelli non aveva nulla a che fare con le tue origini.
Io nn ho mai mangiato il grano.

Quando avevo 12 anni in piazza si formavano le compagnie. Noi eravamo tutti compagni di scuola,poi c'era Bicicletta e c'eri tu che, solo d'estate, accorrevi. Si camminava. Si chiacchierava. Qualcuno- non tu- mi chiese "ti fai una storia?" io risposti"vai a fari una sega!"..ma avevo 12 anni, nn sapevo nemmeno cosa significasse (l'avevo solo sentito dire). Vita normale.
Oggi ho riletto un diario.

26 Giugno 1998: Alice uscirà alle 17.30, Andrea P. ha detto che lui uscirà alle 19 perchè deve fare i compiti. Gli ho detto "fare i compiti di sabato sera? Non esiste!".

Insomma, ci si ritrovava.Non si beveva birra. Nemmeno coca-cola. Di solito uscivamo senza soldi. Però parlavamo molto. Qualcuno portava qualche sigaretta e allora si andava dietro al "bombolaio" a fumare. Povera Silvana, che Dio la protegga.
Non ricordo di essermi mai fatta una canna in piazza, almeno non io. E nemmeno i miei amici di allora.
Noi eravamo grezzissimi. Chi portava vestiti dimessi (me compresa), chi non si poteva depilare perchè "mia mamma non vuole", chi comprava giornalini porno (lo vedi Roby? sembrano fumetti normali ma c'è lo squalo disegnato,vuol dire che sono proibiti)..
Tu eri vestito veramente bene, indossavi gli occhialetti, avevi la faccia da bravo ragazzo- lo eri- non dicevi mai una parolaccia mentre noi eravamo dei piccoli scaricatori di porto in erba.
Noi tutte pendevamo dalle tue labbra, perchè eri per noi "la novità"*, perchè eri gentile con tutti e non ti importava se una era grassa,una bassa, una pelosa, una bona. Eravamo tutte uguali e ci trattavi allo stesso modo. Educato. Mi viene in mente questo. Una cosa rara,per i nostri tempi. Eravamo bravi, eravamo stati educati ma eravamo dei miseri ribelli.
Leggo il diario:
1997: io,Alice, Andrea, Dario e Michela siamo andati in pineta a fare una passeggiata. però non possiamo dirlo ai nostri genitori, sennò pensano male.
Inutile dire che la prima cosa che feci fu dirlo ai miei genitori che, come i genitori degli altri, non ebbero problemi.
Noi eravamo abituati alla gente che andava ad appartarsi in pineta..vedevamo i preservativi usati buttati qui e là, avevamo paura pensassero che noi ci fossimo appartati..eravamo così piccoli, a 14 anni.
Piccoli e anche abbastanza innocenti, allora.Non assessuati, ma innocenti e bravi. Che bei tempi, un po' mi mancano. Quanto ho riso, quegli anni, dopo la tristezza e il dolore, ho iniziato a ridere.

L'estate era la parte migliore, si poteva uscire a tutte le ore, tutti insieme. Ci venne in mente di scrivere un film e questa non fu una idea originale, poiché i nostri fratelli e sorelle, che erano parte della compagnia più grande, ne stavano girano uno. Fox Ruander e Dany Trulli. Allora io e Alice decidemmo per scrivere un film su Cortoghy City.
Io per la cresima mi comprai la videocamera, la pagai 800 mila lire e..il film non vide nemmeno il primo ciak.

Qualche volta io Alice, a 13 anni, andammo al mare da sole. In pullman. Una volta si ruppe l'ombrello e ci dovettimo unire ad una nostra compagnia di classe per non morire insolate. Fu una giornata divertente. Diventammo scurissime, io bionda lei mora.
Bei tempi, bei tempi. Quando ancora diventavo molto bionda senza usare Crystal Soleil.


Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down.

Non so a te, ma a me è accaduto spesso. Someone, during my years, shoot me down. Ma adesso sono qui. I miei amici, i nostri amici di un tempo, sparsi per l'Italia. Su coru est s'isola.
Sono contenta di rivederti. Chissà se hai ancora quella faccia pulita e gli occhiali rotondi.





*la novità: in ogni paesino che si rispetti, quando uno "stranger" arriva, viene squadrato da cima a fondo. Se femmina, bella o brutta che sia, viene corteggiata da tutti , tendenzialmente con la frase "te la fai na sssshtoria?"

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