20 novembre 2006

Ricordo. Un giorno nella casella trovai una lettera accuratamente imbustata in stelle di porpora.
Avevi scritto " adesso è in discesa libera, a tutto gas!" e parlavi del mondo che ti circondava.
Io ti dissi che non era così, che le cose avrebbero ancora potuto cambiare, e non ci si doveva curar troppo degli altri se non della propria igiene mentale.

Ricordo. Quel giorno era un caldo giorno, e non aspettavo di trovare nelle stelle tanta determinazione e certezza sui tuoi passati: non sapevo niente di te.
Ti dissi che, al di là di tutto, avrei ancora potuto consigliarti la felicità eterna e mostrartela schiudendo le labbra, ma decisi che sarebbe stato compito tuo esprimere gratitudine e gioia per chi ti amava ma non ti voleva. Ti mostrai la porta. Tu non la prendesti.
Dovetti attendere a lungo affinchè questo accadesse e, quando fu, mi sentii morire.

Ricordo. Quel giorno era illuminato. Le campagne, le città, le pievi. Tutte correvano veloci attraverso i vetri. Mi era sembrato di sentire un trillo, poi una vibrazione, ma non eri tu. Si,non eri tu, ne avevo conferma, lei mi confermava che non eri tu, che non c'eri più. Io non lo sapevo. Mi era sembrato di vedere un raggio di sole apparire e scomparire attraverso le montagne, e così fu.
Apparire e scomparire; ne siamo tutti capaci. E' dare buona parte di noi, che non riesce. Solo scritte, insegne, a volte voci, segnali sui muri, commenti sul cuore. Vuoti, rigidi, impersonali come te.
Hai provato a vestirti d'oro e porpora, di cobalto e argento, per vedere qualche veste avrei amato di più. Io volevo solo l'uomo che credevo che fossi e non sei.
Mi hai dipinta mostruosa e selvaggia quando in realtà ero tutta latte e miele, pronta ad ammorbidirmi per un cenno e irritarmi per molti altri.

Ricordo. Ti ho chiesto chi eri, non mi hai risposto. Hai messo su un muro impenetrabile ed io, che si, ti avevo amato per tutti questi anni, non ho potuto che aspettare.
Ancora aspetto. Perchè sei dentro me.
Fango, polvere, cemento, neve, luce, carne, sangue, sogno, follia, latte e miele, ricordo, vergogna, intolleranza, irascibilità, insulto.
Tu questo sei.

6 commenti:

Mauro R. ha detto...

E come fai a liberarti di una persona una volta che ti entra dentro?
Non ne sono capace...

"Apparire e scomparire; ne siamo tutti capaci. E' dare buona parte di noi, che non riesce." E' stupendo, vero, crudo...a Rob piace servire la verità così...senza preavviso.

Donna del Mare ha detto...

sapevo che avrei scritto di nuovo. E Luce fu,mauro,luce fu.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Ma quante volte cambi sfondo? mi disorienti...bello questo però..

Unknown ha detto...

...bello...

Mauro R. ha detto...

Vero...basta solo aspettare. La vena creativa se messa sotto pressione, funziona male...
ma se l'attendi... sarà sempre un grande ritorno.

Nuvola Passeggera ha detto...

Come sempre sei di conforto dolce Donna del Mare...
...come sempre, è bello leggere i tuoi trascorsi...
un bacio.
Gatta

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