Si, io sono una terrona.
E non ho mai cenato, fin da quando ero un bambina, prima delle 9 di sera.
D'estate faceva buio così tardi che si cenava alle 10, e poi si usciva in giardino e si stava in piedi fino alle 4 del mattino,ora in cui si andava dal panettierie, si comprava su cocoi ancora caldo e lo si mangiava con la mrotadella: tagliata fina fina, "che la metti in bocca e se squaglia", co i pistacchi,ovvio.
A milano tutto è diverso. Sembra quasi esserci il coprifuoco. Non esiste su cocoi. La mortadella non è la stessa mortadella (che a noi, in Sardegna, arrivava dal "continente"). Tra vicini di casa, nel palazzo, qui non ci si saluta nemmeno. In Sardegna si scendeva tutti insieme di sotto, a "pigai su friscu", a "prendere il fresco... perchè di sera c'era sempre un bel venticello fresco. Di giorno, le fornaci ardenti.
E un sole che ti acceca.
Milano?
Il sole fa capolino tra lo smog e non ti abbronza nemmeno.
A Milano non c'è la sabbia e i bambini giocano "al parco" mentre noi i parchi non sappiamo nemmeno cosa siano; noi abbiamo la pineta, la campagna.
Abbiamo le brebeis e nemmeno così tante come si dice in giro.
Abbiamo la spiaggia, il mare, il mirto,. il corbezzolo. Il maialetto (che non è semplice maiale,ma è un maialino da latte, cotto SOTTO la brace).
Noi beviamo le uova crude perchè siamo sicuri del vicino di casa che ha le galline.
Io non voglio far crescere mio figlio nella nebbia. Io voglio per mio figlio il mare.
Se non sarà la Sardegna, sarà da qualche altra parte.
Ma ci deve essere il mare.
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