Onorami.
Odora la mia pelle:
non brucia di passione, per te.
Ti ho visto denigrarmi,
rinfacciarmi l'illusione
e il sogno di una vita
non ancora concreto.
Ho visto pietre scagliarsi contro i miei occhi,
accecarli per non permettere comprensione.
Onorami.
Odora il mio fiato.
Ha il sapore della rivincita
e di latte e miele.
Onorami,
guardami in viso e onorami
come solo tu sai fare,
come oggi t'ho visto fare.
Onorami.
Onorami e amami
e sappi che non ci sarò mai, per te,
per quanto bello tu possa essere.
Odora la mia pelle ,la mia linfa, le mie segrete:
tu sei niente rispetto a colui che desidero e non posso avere.
Tu sei fango.
Lui è esistenza.
Onorami,
odorami.
Guardami,
rimpiangimi.
Io non dimentico chi
ignorante e arrogante
affonda nelle sabbie
e non può essere chiamato padre.
Non ti dimentico.
Ma non ti amo.
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