07 marzo 2007

Per Daniele
Ho improvvisato la luce
sentendoti cantare quei versi
che avevo scritto per me
e li hai omaggiati
rendendoli vivaci
e scolorendo il piu cupo dei neri
e vivificando il bianco candido dei miei denti
mostrati da un sorriso che non avrebbe confini
e giungerebbe fino a te
Se solo non mi sentissi così incapace
e bambina.
Devi insegnarmi l'arte.

Per Maureddu

Ho improvvisato il vento
sentendoti ammirare quelle note
che, vedi, ho scritto tempo fa
e non hai sentito vibrare
ma so ti risuonano in mente..
Perchè se pensi al medioevo
ti ritorno in mente,
e tre note..
uno dopo l'altra..
sono quello che ho scritto io,
tempo fa.
Questa chiamerebbero telepatia
io la definisco Univocità d'intento.


2 commenti:

Mauro R. ha detto...

:o) ti voglio bene

Donna del Mare ha detto...

e io a te..
(ogni riferimento al medioevo NON è casuale)

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