- premetto che ogni voltache scrivo qualcosa nomi il file *.txt col nome thoughts e mi ritrovo così ad avere almeno 700 file dal nome thoughts-
Sei steso sul mio letto, ora.
Oh, è il nostro letto.
Quanto tempo, amore mio, prima di poter avere un luogo tutto nostro..ricordi?
Io vivevo ancora nella terra del mare e tu qui, nella terra dovenonsplendemaiilsoleesesplendenonéveramentesole.
Abbiamo trascorso un'anno separati, lontani.
Non voglio essere banale o melensa,ma a me il cuore faceva male davvero.
Tu eri distante ed eri così bello e ambito da molte, che mi distruggevo.
Ma tu avevi scelto me,e quando lei è tornata da te, io non ho impegato un secondo a dirle " Se ha scelto me al posto tuo,ci sarà un motivo,no?"
Quello è stato il primo passo verso una maggiore consapevolezza.
Ci vedevamo una volta al mese perchè i miei genitori non sono genitori normali, e mi permettevano di bigiare la scuola e prendere l'aereo in direzione boyfriend-land.
Era il 29 ottobre 2002, stavamo insieme da due mesi, ed io e te ci siamo seduti sui gradini di una piccola statua in piazza Duomo a Milano e tu hai preso il mio viso tra le mani e mi hai detto semplicmente "ti amo"..ma ogni volta che penso a quel momento mi si scioglie il cuore e scalda l'anima.
Sono questi i momenti per cui vale la pena vivere.
Poi sono venuta a vivere a Milano.
Avevo 3 coinquilini menefreghisti circa le pulizie ma gentili e ti permettevano di dormire in camera mia almeno 2 volte a settimana.
Ed era bellissimo.
Dormire con te, svegliarmi di notte e osservarti. Accarezzare il tuo viso.
Non potrei mai settere di farlo.
Se ci dovesismo lasciare, perchè io non dico mai dire mai, ti prego, permettimi di accarezzare sempre il tuo viso.
Poi sono andata a vivere da sola, avevo 21 anni.
Tu hai detto che era troppo presto e io ho accettato.
Poi un giorno hai deciso che saresti venuto a vivere da me.
Le cose cambiano,con la convivenza.
Non che non ti ami. Anzi,ti amo moltissimo.
Ma cominciano i problemi, no? Non si è più fidanzati, c'è la spesa da fare, l'immondezza da gettare via, il bagno da lavare, la cucina, e il pavimento, e ci sono le lenzuola da cambiare..
E poi ci sono mille e mille altre cose.
E ti sembra che niente abbia senso.
Poi,ti vedo lì, sdraiato sul letto,che hai un forte male alla testa.
Mi reco da te con un aulin in mano, ti copro col plaid che tu mi hai regalato e ti metto una fascia di lana alle tempie.
Ti amo moltissimo, non potrei stare senza di te.
Marco, Ti amo.
2 commenti:
io vadoa a convivere tra un po'... se non ci ripenso prima...
come lo hai raccontato tu sembra comunque una cosa che ha un suo senso, e non è priva di fatica.
il tuo post mi ha scaldato
ti abbraccio
fosca
Grazie Fosdca,sei carina.
Si,non è tutto rose e fiori. ma è molto bello,moltissimo!
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